Domande
Facendo riferimento alla data convenzionale del 1 settembre (inizio anno educativo), vengono qui presentate le informazioni relative alle domande di accesso ai servizi educativi. Queste informazioni sono visualizzate nella colonna sinistra in valore assoluto, ma anche come tasso (ovvero mostrando il numero di domande presentate ogni 100 bambini residenti entro uno specifico territorio) ed in termini di “prevalenza” (rispetto al soggetto pubblico o privato che le raccoglie). Ma soprattutto, il fenomeno delle domande viene messo in relazione all’offerta potenziale attraverso l’indicatore della “capacità di risposta alla domanda”. Questo indicatore, definendo il numero di posti potenzialmente disponibili ogni 100 domande presentate, esprime lo stato di bilanciamento tra la domanda e l’offerta, ed è presentato anche nella mappa e, a destra, in serie storica, evidenziando nel grafico le due componenti che lo definiscono (ricettività e domanda). Un valore dell’indicatore superiore al 100%, da un lato esprime l’esistenza di un’ampia offerta potenziale rivolta alle famiglie che presentano domanda, ma dall’altro lato può mostrare la presenza di cirticità in sede di programmazione di politiche orientate ad investire eccessivamente sull’offerta senza stimolare adeguatamente la domanda.
Principali risultanze (dati regionali):
- Prendendo a riferimento l’inizio dell’anno educativo, diminuiscono le domande di accesso ai servizi educativi, passando da 34.561 del 2011/12 a 28.847 del 2016/17
- Negli ultimi 6 anni cresce la capacità di risposta alla domanda, passando dall’83,2% al 97,3%: la potenzialità ricettiva è sempre più in linea con la domanda effettiva e il “deficit” di ricettività potenziale è inferiore al 3% delle domande espresse.
- Cresce il numero di zone in cui l’indicatore è superiore al 100%: erano 11 nel 2011/12 sono 21 nel 2016/17