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Focalizzazione dati:
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Utenti potenziali, tipologia di servizi e titolarità

Gli utenti potenziali dei servizi educativi per la prima infanzia corrispondono alla popolazione residente di età 3-36 mesi. Rispetto a tale bacino di utenza potenziale, è illustrata (a sinistra) la tipologia di offerta presente sul territorio, distinguendo i servizi educativi tra nidi (pubblici e privati) e servizi integrativi (spazio gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare). La mappa mostra il numero dei servizi educativi presenti sul territorio. Nella parte destra viene approfondita l’analisi dell’offerta di servizi educativi, mostrando l’incidenza dei nidi e dei servizi integrativi – distinti in base alla natura giuridica del titolare (pubblico o privato) – sul totale dei servizi e proponendo i dati con riferimento all’arco temporale 2011-2017.

Principali risultanze (dati regionali):
  • Tra il 2011/12 e il 2018/19 diminuisce di oltre 12 mila unità la popolazione residente di età 3-36 mesi, ovvero il bacino dei potenziali utenti dei servizi educativi, arrivando a meno di 71.000 unità.
  • Nel 2018/19 continua la diminuzione del numero dei servizi educativi, sia rispetto all’anno precedente (-18) sia rispetto al 2011/12 (-82).
  • La tipologia prevalente di servizio educativo è il nido, soprattutto a titolarità privata (43,1%), mentre i servizi integrativi sono poco più del 15% dei servizi presenti sul territorio.

Domande

Facendo riferimento alla data convenzionale del 1 settembre (inizio anno educativo), vengono qui presentate le informazioni relative alle domande di accesso ai servizi educativi. Queste informazioni sono visualizzate nella colonna sinistra in valore assoluto, ma anche come tasso (ovvero mostrando il numero di domande presentate ogni 100 bambini residenti entro uno specifico territorio) ed in termini di “prevalenza” (rispetto al soggetto pubblico o privato che le raccoglie). Ma soprattutto il fenomeno delle domande viene messo in relazione all’offerta potenziale attraverso l’indicatore della “capacità di risposta alla domanda”. Questo indicatore, che definisce il numero di posti potenzialmente disponibili ogni 100 domande presentate, esprime lo stato di bilanciamento tra la domanda e l’offerta, ed è presentato nella mappa e a destra in serie storica, evidenziando le due componenti che lo definiscono (ricettività e domanda). Un valore dell’indicatore superiore al 100% da un lato esprime l’esistenza di un’ampia offerta potenziale rivolta alle famiglie che presentano domanda, ma dall’altro lato può mostrare la presenza di criticità in sede di programmazione di politiche orientate ad investire eccessivamente sull’offerta senza stimolare adeguatamente la domande.
Principali risultanze (dati regionali):
  • All’inizio dell’anno educativo 2018/19 sono state raccolte 29610 domande e oltre il 75% di queste per servizi educativi pubblici
  • Nel 2018/19 rispetto all’anno precedente assistiamo contemporaneamente ad un aumento della domanda ed una diminuzione dell’offerta con conseguente minor capacità di risposta del sistema alla domanda espressa dal territorio, con un valore medio regionale del 93,24%.
  • Nel 2018/19 sono 20 le zone in cui la ricettività è inferiore alla domanda, con persistente criticità in alcune zone (Firenze con 74,5%).

 

 

 

 
Lettura Mappa:
Per visualizzare il nome della zona educativa ed i dati in essa contenuti, è necessario spostarsi con il mouse sopra il territorio di interesse. Cliccando su una zona, saranno visualizzati i dati generali per quella zona. Cliccando sulle classi visualizzate in legenda, saranno evidenziate le zone corrispondenti
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