Giovani che abbandonano prematuramente gli studi

EUROPA

A livello europeo, l’indicatore “Early leavers from educational and training” -ELET- misura la percentuale di giovani di età 18-24 anni che abbandona prematuramente gli studi. I paesi europei sono ordinati attorno al valore medio europeo (EU-28) nell’istogramma a destra, mentre la piramide a sinistra mostra lo stesso ordine distinguendo per ciascun paese maschi e femmine. Il fenomeno degli abbandoni, a livello totale europeo e per genere, è proposto anche in serie storica (a destra). Infine, all’interno della mappa è rappresentata la percentuale di abbandoni riferita ad ogni paese europeo. Cliccando sull’Italia è possibile focalizzare le informazioni su base regionale.

ITALIA

Nel sistema di istruzione/formazione italiano i giovani che abbandonano prematuramente gli studi sono calcolati come percentuale della popolazione in età 18-24 anni che non ha titoli scolastici superiori alla licenza media, non è in possesso di una qualifica professionale o di un diploma. L’indicatore è rappresentato nella mappa per ogni regione italiana e nella piramide a sinistra ordinando le regioni e distinguendo al loro interno la quota dei maschi e delle femmine. Nella parte destra è proposto un confronto, in serie storica, tra Toscana, Italia ed Europa, mostrando la dinamica degli abbandoni totali e per genere.

Principali risultanze:

  • Mediamente in Europa il 10,3% degli alunni abbandona prematuramente gli studi: questa percentuale varia da un minimo del 3,0% (Croazia) ad un massimo del 17,3% (Malta)
  • Il fenomeno degli abbandoni in Europa risulta in progressiva diminuzione (erano pari all’11,2% nel 2014): questa tendenza interessa sia i maschi che le femmine
  • In Italia gli abbandoni sono pari al 13,5%: un dato superiore alla media europea, soprattutto tra i maschi (15,4% contro il 11,5% dei maschi europei)

Giovani che non lavorano e non studiano

EUROPA

I NEET (“Not in education, employment or training”) rappresentano i giovani che non lavorano e non studiano. Più in particolare l’indicatore mostra la percentuale di giovani di 15-24 anni che non sono nè occupati, nè inseriti in un percorso di istruzione o formazione, ovvero in un qualsiasi tipo di istruzione scolastica/universitaria o di attività formativa. Va tenuto conto che una componente considerevole dei NEET è costituita da giovani alla ricerca di lavoro o disponibili a lavorare. I paesi europei sono ordinati attorno al valore medio europeo (EU-28) nell’istogramma a destra, mentre la piramide a sinistra mostra lo stesso ordine distinguendo per ciascun paese maschi e femmine. Il fenomeno dei NEET, a livello totale europeo e per genere, è proposto anche in serie storica (a destra). Infine, all’interno della mappa è rappresentata la percentuale di NEET riferita ad ogni paese europeo. Cliccando sull’Italia è possibile focalizzare le informazioni su base regionale.

ITALIA

La percentuale di giovani di 15-24 anni che non lavorano e non studiano è rappresentata nella mappa per ogni regione italiana e nella piramide a sinistra ordinando le regioni e distinguendo al loro interno la quota dei maschi e delle femmine. Nella parte destra è proposto un confronto, in serie storica, tra Toscana, Italia ed Europa, mostrando la dinamica dei NEET in totale e per genere.

Principali risultanze:

  • Mediamente in Europa il 10,1% dei giovani non lavora e non studia: erano il 12% nel 2015
  • Il fenomeno dei NEET interessa sia i maschi che le femmine (9,9% contro l’10,4%), quest’ultime con percentuali più elevate
  • Nel 2019 l’Italia è ancora il paese europeo con la maggior presenza di NEET (18,1%), un primato che dura dal 2014; nel nord europa il fenomeno è meno evidente e i valori % dei giovani non lavora e non studia si attestano intorno al 5%

Apprendimento permanente

EUROPA

L’apprendimento permanente consiste in qualsiasi attività di istruzione o formazione intrapresa in modo formale o non formale, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale. Più in particolare l’indicatore mostra la percentuale di persone di 25-64 anni coinvolte in percorsi di apprendimento permanente. I paesi europei sono ordinati attorno al valore medio europeo (EU-28) nell’istogramma a destra, mentre la piramide a sinistra mostra lo stesso ordine distinguendo per ciascun paese maschi e femmine. La percentuale di persone coinvolte in percorsi di apprendimento permanente è proposta anche in serie storica (a destra) a livello totale europeo e per genere. Infine, all’interno della mappa è rappresentato l’indicatore riferito ad ogni paese europeo. Cliccando sull’Italia è possibile focalizzare le informazioni su base regionale.

ITALIA

La percentuale di persone di 25-64 anni coinvolte in percorsi di apprendimento permanente è rappresentata nella mappa per ogni regione italiana e nella piramide a sinistra ordinando le regioni e distinguendo al loro interno la quota dei maschi e delle femmine. Nella parte destra è proposto un confronto, in serie storica, tra Toscana, Italia ed Europa, mostrando la dinamica dell’indicatore anche per genere.

Principali risultanze:

  • In Europa il 11,3% delle persone di 25-64 anni è coinvolta in percorsi di apprendimento permanente: questa percentuale varia da un minimo dello 1,3% (Romania) ad un massimo del 34,3% (Svezia). L’Italia si attesta al 8,1%
  • L’indicatore dell’apprendimento permanente è in lieve aumento dal 2014 sia tra i maschi che tra le femmine, che risultano mediamente più coinvolte dei maschi (12,4% contro 10,2%)

 

 

 

 
Lettura Mappa:
Per visualizzare il nome della zona educativa ed i dati in essa contenuti, è necessario spostarsi con il mouse sopra il territorio di interesse. Cliccando su una zona, saranno visualizzati i dati generali per quella zona. Cliccando sulle classi visualizzate in legenda, saranno evidenziate le zone corrispondenti
Dettagli Europa